09-02-12

 

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Perizie


(accertamenti tecnico-peritali)

 

Si rilasciano perizie o expertises solo dopo l’invio del materiale e delle precisazioni a seguito indicate:

Invio di foto professionali chiare e ben leggibili, a colori, con visione d’insieme del manufatto (corredate, se necessario, di particolari significativi, in particolare il movimento o macchina  dell’orologio).

Precisare le seguenti misure: altezza, larghezza, profondità.

Allegare note eventuali, inerenti spiegazioni di merito, stato conservativo e eventuale provenienza, se nota.

Completare la richiesta con indirizzo, e-mail, numero telefonico di usuale reperimento.

Spedire quanto testé precisato a:

turienzo@alice.it

oppure telefonare per informazioni al n. 338 5280985

 

Esempio di Expertise

 

 

 

 

 

Orologio da tavolo -  meccanica BAZELAIRE

 

Cassa

Manifattura Francese, 1840-1850 ca. Epoca Luigi Filippo.

Bronzo dorato al mercurio( la parte frontale è stata ridorata) e patinato, marmo nero.        

Dimensioni : 56x42x15,5cm.

Cassa a foggia di blocco roccioso con guerriero in armatura rinascimentale. E’ qui raffigurato il nobile Pierre du Terrail (1473-1524), seduto e appoggiato allo scudo sul quale sono incise le parole”Sans peur – Sans reproche” a fianco celata con cimiero a piume.

Presenta basamento ad articolata scenografia, con piedi a volute fogliacee centrati da festoni floreali, gocciolatoio sgolato. La fronte è arricchita da fregio a forte aggetto, centrato da figure raffiguranti il momento della morte di Pierre du Terrail colpito da una palla di archibugio ad Abbiategrasso. Ai lati ad effetto speculare due fregi.

 

Meccanica

Costruttore : BAZELAIRE de Paris, 1840-1850 ca.

Quadrante : diametro 85mm. In rame smaltato con ore in numeri romani in nero e schema circolare per i minuti. Lancette “a cuore”, in acciaio dorato. Lunetta di bronzo dorato abbellita da figure geometriche. Vetro di protezione molato.

Movimento : diametro 82mm. Scappamento ad ancora media.

Pendolo tipico, ricostruito. Sospensione a filo e regolazione attraverso la lunetta. Forchetta con punte a gancio. Bariletti dentati. Spartiora con suoneria delle ore e delle mezze ore.

 

Note : reca iscritto a punzone sulla platina posteriore: ETA.B.T Bazelaire de Paris. La stessa scritta la si ritrova sulla parte posteriore del basamento.

 

Imola, lì 8 aprile 2002                                                                           Turicchia Enzo

 

 

 

 

 

 

Esempio di perizia

 

 

                                                                                                        Enzo Turicchia

                                                                                 Consulente Tecnico in Orologeria Antica

 

                                                                                                          Via P. Gobetti,   9 – 40026 Imola (BO)

 

                                                                                                                             Tel. 0542-35368

 

 

Accertamento Tecnico Peritale

 

Oggetto: Divisione Ereditaria di beni aventi interesse antiquariale

 

  

 

                   In nome e per conto del Sig. M. Stagni, si produce il presente studio volto a stabilire epoca, autenticità e valore dei beni a seguire descritti, da me visionati in via Marconi n.49, Bologna.

 

  

01.  Orologio a colonna, Francia, stile Luigi XV, XVIII secolo.

 

02.  Marescialla in bronzo dorato, f.ta Neuron & Comp., inizi del XIX secolo.

 

03.  Pendolina a cassa dipinta e ornati bronzei, fine XIX secolo.

 

04.  Pendolina in bronzo dorato f.ta G. Gelmini a Bologne, XIX secolo.

 

05.  Regolatore a parete, Austria, fine XIX o inizi XX.

 

06.  Orologio da tasca “complicato”, inizi XX secolo.

 

 

 

                  N.B. La valutazione dei beni a seguire esaminati, è da intendersi come valore medio reale. E’ la risultanza della media esitata da beni aventi analoghe o simili caratteristiche, per epoca, stato conservativo e originalità. Preciso infine che il valore medio reale è dunque mutuato dalla comparazione di beni apparsi sul mercato dell’arte, in pubbliche aste o sul mercato amatoriale privato, negli ultimi due anni.

 

 

 

01.   Orologio a colonna, Francia, stile Luigi XV, XVIII secolo.

 

 

Si tratta di un pregevole esempio di orologeria da ascriversi a scuola francese, con quadrante tipo “Le Roy” in porcellana a 12 settori, provvisto di quadrante indipendente per il computo dei secondi, a ore 12.

 

Reca scritte “TERMONIA” – “AMEAUX”, probabilmente riferibili al nome del mercante-rivenditore.

 

La meccanica è innestata entro una cassa lignea “vestita” da impiallacciatura in radiche pregiate, impreziosita a vista da guarnizioni bronzee di fine esecuzione.

L’analisi tecnico-stilemica evidenzia come il manufatto, sia cronologicamente da collocarsi ancora in epoca settecentesca(1), confermando al manufatto dignità di autonomia stilistica, in omaggio alle mode rocaille.

(1). Si precisa che dalle date di riparazione apposte entro l’anta, si evince che l’intervento di ripristino più antico risale al 1812c.

 

Relativamente allo stato conservativo, la meccanica risulta funzionante, anche se da manutenzionare. Lo scheletro ligneo risulta intonso, ma con problemi di sbollature nelle radiche. Infine, segnalo la mancanza dello zoccoletto decorativo allocato nella cintura inferiore, unico elemento che ingrava significativamente l’originalità dell’insieme.

 

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 14.461 (pari a Lire 28.000.000)

 

 

N.B. Nel caso in specifico, la somma indicata può sensibilmente aumentare il valore fornito se l’opera venisse gestita da un antiquario specializzato o se esitata in vendita presso case d’asta qualificate.

 

 

                                                                                                                                

02.   Marescialla in bronzo, f.ta Neuron & Comp., inizi XIX secolo.

 

 

Presenta meccanica provvista di computo orario, calendario e suoneria a ripetizione. Monta quadrante in porcellana, firmato “I-NEURON – COMP”.

 

La meccanica è allocata entro cassa in bronzo dorato, con ornati a rilievo in forma di cornucopie e corone d’alloro. Pilastrate scanalate su piedi ferini.

 

L’analisi tecnico-stilemica conferma al manufatto una datazione da assegnarsi intorno ai primi anni del XIX secolo, in adesione alle mode di epoca Impero.

 

Di qualità interessante e di buona marca, mostra tuttavia un’insistita usura nelle parti dorate al mercurio, il quadrante è becchettato. Infine, la meccanica non risulta correttamente funzionante.

 

Pur tuttavia è esemplare raro e ricercato sul mercato dell’arte.

 

  

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 5.681 (pari a Lire 11.000.000)

 

 

                                                                                                      

03.   Pendolina a cassa dipinta e ornati bronzei, fine XIX secolo.

  

 

Monta meccanica a ore e mezze, f.ta Japy et Freres, su quadrante in porcellana tipo “Le Roy”.

 

La cassa, sagomata, è “vestita” da scenette allegoriche conviviali e inserti floreali, su fondo in lacca monocroma verde. Impreziosiscono l’insieme guarnizioni bronzee dorate a volute floreali rocailles.

 

L’analisi tecnico-stilemica conferma al manufatto in esame una datazione al terzo quarto del XIX secolo.

 

Si tratta di un’opera realizzata in Francia durante l’epoca Napoleone III (o Secondo Impero, allorquando le nuove mode imposero all’attenzione della clientela il recupero dei fasti di stile Luigi XV, come ben testimonia l’orologio in esame.

 

Non raro ma piacevole, esita tuttavia una quotazione interessante.

 

  

 

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 2.479 (pari a Lire 4.800.000)

 

 

                                                                                                                         

04.   Pendolina in bronzo dorato f.ta G. Gelmini a Bologne, XIX sec.

 

 

Monta meccanica a suoneria ore e mezze, su quadrante in porcellana firmato “G. Gelmini a Bologne”. Sospensione a filo.

 

Presenta base, a fronte ornata da bassorilievo in allegoria di amorino che traghetta  Cronos (il Tempo). La meccanica è inserita entro una poltrona Jacob (modello etruria) da cui svetta un bimbo, anch’esso probabile omaggio a temi amorosi.

 

Il bronzo dorato risulta sempre ben eseguito, cesellato e godronato, con doratura mercuriale ben conservata.

 

Le lancette “à la chattedral”, parrebbero coeve al manufatto che, per comparazione tecnica-stilemica, confermerebbe una datazione al secondo decennio dell’Ottocento, allorquando la Restaurazione è contaminata da evenienze neogotiche, diffuse dopo l’incoronazione di Carlo X.

 

Nell’insieme è opera in stato conservativo soddisfacente.

 

Un’ultima considerazione: la scritta nel quadrante non risulta documentabile dai regesti di normale consultazione (è dunque probabile che il nome sia riferibile al mercante-rivenditore). Tuttavia, una paternità felsinea al manufatto parrebbe trovare conferma dalla particolare formulazione della sedia, che riecheggia modelli riconducibili a disegni di Pelagio Pelagi, il celebre “art-designer” bolognese.

 

 

 

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 3.099 (pari a Lire 6.000.000)

 

 

                                                                                                      

05.   Regolatore a parete, Austria, fine XIX o inizi XX.

  

 

Monta meccanica solo tempo e computo dei secondi a ore 12, su quadrante in porcellana.

 

Entro cassa lignea ebanizzata, con cimasa a timpano sormontato da elemento tortile, riproposto anche nel rastremarsi della grembiulina.

 

Databile tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, è di probabile manifattura asburgica. Lo stile è in adesione alle mode Luigi Filippo.

 

 

Si tratta di un modello molto diffuso e di non particolare interesse amatoriale.

 

 

 

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 413 (pari a Lire 800.000)

 

 

                                                                                                         

06.   Orologio da tasca “complicato”, inizi XX secolo.

 

  

Remontoir a meccanica “complicata” (computo a quadrante supplementare delle fasi lunari, giorni, settimane e mesi), in porcellana.

Presenta cassa in alpakka, con movimentazione delle lancette “a oliva”, a ore 1.

 

La meccanica - a ancora - è di fabbricazione svizzera. Databile intorno al primo quarto del XX secolo.

 

Di ottimo stato conservativo, parrebbero originali anche le lancette tipo “Roskoph”.

 

Sebbene non particolarmente raro, è orologio ricercato dagli amatori.

 

 

 

Per quanto detto, a mio giudizio il valore medio reale del manufatto in analisi assomma a Euro 516 (pari a Lire 1.000.000)

 

 

 

 

 

 

                   Fatto, letto e sottoscritto, per tutti gli usi consentiti dalla legge.

 

  

 

 

Imola (BO), lì 19/01/2002                                                                    P.P.V

                                                                                                                         

 

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Ultimo aggiornamento:  09-02-12